The musici is in the heart
Audio Track 07
Domenica 14 novembre, Parcheggio ore 16:30
Il cantate aveva deciso di
andarsene, sentiva di essere fuori luogo in quel momento, quei tre erano amici
di Ichigo, di sicuro avrebbe preferito la loro compagnia piuttosto che la sua,
era solo un estraneo per lui alla fine, nonostante desiderasse con tutte se
stesso conoscerlo più a fondo.
Invidiava i tre, erano così tanto
vicini al Vocalist, potevano passare con lui intere giornate, mentre per lui
era così solo difficile anche il solo avvicinarlo, era già tanto se si fosse
diretto lì quel giorno.
Sospirò prendendo il mano il cd che
aveva preparato con lui, osservandolo con un'aria quasi malinconica, non era
riuscito a darglielo alla fine, meglio così forse Ichigo non l'avrebbe mai
potuto ricambiare.
“Non posso compere con Rukia vero?”
pensò Grimmjow.
Appena l'aveva vista poco prima la
sua gelosia aveva preso il sopravvento, non poteva farci nulla ogni volta che
vedeva quella ragazza gli era impossibile non provare quel sentimento ostile.
Voleva essere al suo posto, avere
la loro stessa affinità che c'era fra lei e Ichigo. I due amici da così tanto
tempo che avevano un legame così forte e indissolubile che si chiedeva sempre
se fra loro ci fosse qualcosa in più.
Il solo pensiero della chitarrista
fra le braccia del vocalist lo irritava a dir poco e per questo motivo non
poteva fare al meno di lanciarle occhiate di disprezzo, era più forte di lui,
non l'odia in fondo ma non sopportava l'idea di vederli assieme, voleva essere
il solo ad amare il ragazzo.
“Sono ridicolo” pensò andandosene
via.
…
Domenica 14 novembre, Clinica Kurokawa ore 16:30
«Cosa ci faceva Jaegerjaques?»
chiese la ragazza sorpresa. Grimmjow era l'ultima persona che si aspettava di
vedere in compagnia di Ichigo.
A lei quel ragazzo non era mai
piaciuto, avvertiva sempre una forte ostilità nel cantante era come se l'altro
la odiasse e lei non poteva fare al meno di essere infastidita dai suoi sguardi
non capendo nemmeno quale fosse la causa per cui ce l'avesse così tanto con
lei.
«Era una visita di cortesia
presumo.» disse il vocalist, non sapendo neanche lui esattamente il motivo per
cui era tornato quel pomeriggio.
Gli aveva portato della frutta che
avevano mangiato assieme, era stato strano, insolito, ma in fondo s'era sentito
abbastanza bene in sua compagnia, almeno fino al quando non assunse quello
sguardo odioso, si sentiva dannatamente a disagio quanto lo guardava sembrava
quasi volerlo uccidere solo con gli occhi.
«A proposito tu come stai?» chiese
la chitarrista preoccupata per la sorte del compagno.
«Bene, non vi preoccupate, è tutto
a posto.» cercò di sorridere il più naturalmente possibile.
Rukia che ormai conosceva bene
Ichigo, sapeva che quando l'amico sorridesse in quel modo cercava di non far
preoccupare i suoi compagni. Era una difesa, sapeva che Ichigo non volesse
addolorarli, ma in quel momento il comportamento del ragazzo l'infastidiva
molto.
«Ichigo, cosa ti sta succedendo?
Sei malato? .» domandò a ragazza
«…No sto bene davvero.» continuò a
sorridere
«Ichigo! Dimmi la verità? Che hai?
Sei malato a cuore vero?» chiese all'amico.
«Sì.» disse infine il vocalist.
«Perché non ci hai detto nulla
Ichigo?» chiese infuriandosi la ragazza
Non aveva intenzione di dire ai tre
la verità, non osava immaginare cos'avrebbe fatto se avesse saputo che lui non
voleva la loro compassione, se avessero saputo qualcosa sulle suoi condizioni
di salute gli avrebbero impedito di cantare e lui senza canto proprio non
viveva. Per questo motivo aveva nascosto a loro le sue condizioni di salute, semplicemente
perché per lui cantare era la cosa più importante del mondo.
«Ichigo? Rispondi? Diamine siamo
tuoi amici, per chi cavolo ci prendi? Baka*! Baka! Baka! Baka!» disse
arrabbiandosi «Perché soffri in questo modo da solo? Noi non siano i tuoi
amici? Non esistiamo per questo?» i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi
«BAKA! Ci siamo preoccupati da matti per te sai? E tu ora non ci vuoi dire
nemmeno perché non ci hai mai detto nulla. Quando fai così sei solo un BAKA!»
La ragazza non poteva credere alla
stupidità del compagno, per chi li aveva presi, era sua amica, così come Renji
e suo fratello. Poteva contare su di loro, non erano di certo estranei.
«Almeno…Ichigo…è molto grave?»
chiese dopo essersi calmata un po'
«Sembra che mi resti solo un mese
di vita.»
«“Solo un mese”?» disse arrabbiata
la ragazza «Ti resta solo un mese di vita e non ci hai detto nulla?» Rukia
s'infuriò, la sua sopportazione era al limite. D'impulso lanciò la busta con i
libri che caddero ai piedi del letto.
«Rukia Calmati! Siamo in una
clinica» disse il fratello.
«Dicci perché! Dicci perché non ci
hai mai detto nulla.» I suoi occhi non riuscivano quasi più a trattenere le
lacrime causate dalla rabbia e la tristezza che provava in quel momento.
Il vocalist non aveva mai visto la
ragazza in quello stato, non si era mai arrabbiata così tanto da piangere, non
voleva di certo che Rukia soffrisse così per colpa sua. Non riusciva a vedere
la chitarrista in quello stato, era colpa sua se fosse così infuriata, forse
era meglio dire la verità.
«Mi…avreste cacciato dal gruppo.»
«Cosa? E solo quello il motivo?
BAKA!» disse la ragazza scappando dalla stanza.
«Vado a cercarla!» disse Renji
iniziando a correre dietro l'amica..
Nella stanza ormai erano rimasti
sollo loro due, Byakuya e Ichigo.
«Ichigo, cerca di perdonarla, lei
in fondo ti vuole bene.»
«Sono io che mi dovrei scusare con
tutti voi.» disse il ragazzo posando lo sguardo fuori alla finestra
intravedendo la figura la chioma azzurra di Grimmjow uscire via.
Domenica 14 novembre, parco ore 16:45
Iniziò a correre senza sapere dove
andasse, non le importava dove arrivasse voleva stare solo stare lontana
lontana da quel Baka di amico che si ritrovava.
Arrivò fino in un parco poco
distante, i bambini ancora non erano nei paraggi, con quel freddo dubitava che
giocassero all'aperto, quindi si sedette sopra una delle altalene che c'erano
in diro.
Possibile che per lui era più
importate il canto che la sua salute, non poteva credere che fosse quello il
motivo non aveva rivelato le sue condizioni di salute.
Talmente forte era la rabbia e il
rancore miste a quella terribile delusione e amarezza che Rukia non riusciva a
trattenere le lacrime. Le gocce che scendevano dai suoi occhi si depositavano
sopra il terreno, lasciando piccole macchie che inumidivano il terreno.
“è tutta colpa sua…se ci avesse
detto prima…se avesse palato prima con noi” si asciugò gli occhi,
inzuppando i polsini della camicia bianca che portava sotto il giubbotto.
Rukia iniziò a dondolare, sperava
che in quel modo che il suo terribile umore sarebbe completamente sparito.
«Rukia!» era la voce di Renji «Ti
ho trovata.»
Si sedette vicino all'amica,
cercando di poterla confortare.
«Renji…secondo te…perché non ci ha
detto niente?» domandò la ragazza dopo aver smesso di piangere, non voleva che
che l'altro la vedesse in quello stato.
«Ichigo? Sai com'è fatto, è sempre
stato troppo orgoglioso, voleva sembrare forte e probabilmente non ci voleva
far preoccupare.» disse il ragazzo.
«Ma hai sentito cos'ha detto? Si preoccupa
più della carriera che della salute..»
«Io credo che mi sarei comportato
come lui.»
«Cosa?» chiese stupita
«Se una malattia m'impedisse di
suonare, dubito che avrei dato retta ai medici e continuerei senz'altro a far
parte del gruppo.»
«Ma è da pazzi!»
«Cerca di capire Ichigo per lui il
canto è tutto. Tu l'avessi fatto cantare?»
«Certo che no! È malato.»
«Però…se noi gli impediamo di
cantare lui come si sentirebbe?»
«Non lo so.»
«Vuoto, non saprebbe dare un senso
alla vita, ma quando canta si sente pieno, soddisfatto e non gli importa se è
malato, lui vuole cantare.»
Rukia non riusciva a capire il
ragionamento di Renji, il loro amico era malato, e da come gli aveva appena
detto aveva solo un mese di vita, quindi come faceva a cantare? Per lei era più
importate pensare a loro stessi e poi al lavoro. Non gli era mai saltato in
mente che qualcuno potesse pensarla diversamente.
«Ma così finirà solo con
l'uccidersi.»
«E se il canto fosse la sua ancora
di salvezza?»
«“Ancora di salvezza?” Che intendi
dire?»
«Già…pensa se Ichigo canta proprio
per lottare contro la malattia? Tu impediresti ancora di farlo?»
«Io…se lui è malato…credo comunque
che non dovrebbe cantare…Tu cosa avresti fatto? Lo faresti cantare anche
sapendo le gravi condizioni di salute?»
«Se lui vorrebbe farlo sì, è una
sua decisione e noi dovremmo appoggiarlo, siamo un gruppo no?»
Aveva capito cosa voleva dirle
Renji, però era dello stesso parere che non doveva più cantare, doveva restare
al riposo fare qualcosa che non avrebbe causato un aggravamento della sua
salute. Non voleva che un suo amico potesse morire, almeno per non far soffrire
la sua famiglia, lei sapeva cosa significava perdere qualcuno, i suoi genitori
adottivi erano morti così giovani, c'erano giorni in cui le mancavano
incredibilmente tanto e avrebbe voluto averli al suo fianco.
Anche sua sorella maggiore era
morta, anche se l'aveva conosciuta solo per un breve periodo, visto che lei e
Byakuya s'erano sposati, contro il volere della sua famiglia, si era
affezionato a lei in un modo incredibile, forse perché a differenza del
fratello adottivo con lei aveva un vero legame di sangue e nonostante non
fossero cresciute assieme aveva sofferto davvero tanto quand'era morta.
«Ho capito…però mi fa davvero male
nel sapere che non si confida con noi…siamo suoi amici dopotutto.»
«Si, lui ha sbagliato…lo so…ma non
dobbiamo comportaci male con lui, dobbiamo stargli vicino in questo poco tempo
che gli rimane.»
«Hai ragione, però…sapere che una
persona a cui tengo fra poco morirà, io non posso fare al meno di sentire un
dolore al petto.» disse la ragazza ripensando ancora una volta ai suoi
gentirori e Hisana.
«Sei innamorata di lui per caso?»
«No!» disse la ragazza «Solo che
penso ai suoi familiari, proveranno lo stesso dolore che sentiamo io e.» Non
riuscì a dire il nome di suo fratello, all'improvviso si era resa conto che
anche per Renji doveva essere brutto, visto che era Byakuya era ancora
innamorato della defunta moglie. «…Come ti è venuta una domanda simile?» cambiò
discorso sperando che non avesse fatto soffrire troppo l'amico.
«Era già da parecchio che avevo
quest'impressione.»
«Ti sei sbagliato, io considero sia
Ichigo che te solo come miei amici.»
Era la rima volta che parlavano di
cose come l'amore, e non riusciva a credere che ci fossero arrivati così
facilmente. Pensava che era impossibile parlare con lui di certi argomenti, ma
evidentemente era solo lei che lo pensava. Se era così allora doveva farlo
sfogare, anche lui ne aveva bisogno come aveva appena fatto lei. Doveva far
uscire dalla bocca di Renji tutto quello che nutriva per il fratello.
«Renji.»
«Si?»
«Tu…hai scritto una canzone?»
«Lei hai lette già.»
«Non sto parlando di quelle
sciocche e mediocri, ma della canzone che hai scritto per Nii-Sama.»
Renji per poco non cadde
dall'altalena, era rimasto di stucco, era sicuro di aver tolto tutte le canzoni
che gli aveva dedicato prima di darle all'amica. Quindi era impossibile che
Rukia avesse letto quelle che aveva per suo fratello, quindi com'era possibile
che si fosse accorta della cosa?
Alla fine si ricordò di quella che
involontariamente aveva inserito nelle tasche dei suoi jeans.
“No! L'ho persa!” pensò il ragazzo
“deve essermi caduta prima. Oh no! L'ha tetta?.. Cavolo.”
«Cosa provi per lui? Lo ami?»
«Sì, sono innamorato di
Byakuya-san.» ormai che l'aveva scoperto non se la sentiva di tacere. «Mi odi
per questo?»
Rukia si alzo bruscamente
dall'altalena, in pochi istanti Renji se la trovò dietro e l'unica cosa che
sentì fu solo il calcio della ragazza che gli arrivò sul sedere, per poco non
si rompeva il viso andando a sbattere per terra.
«Ma sei pazza Rukia? Baka! Ci
mancava poco che mi cambiassi i connotati!» disse sfiorandosi il sedere dolorante
dal colpo appena Ricevuto.
«Oh scusa Renji ma sei tu il Baka
qui!»
«Eh?»
«Come ti è solo venuto in mente che
avrei potuto odiarti solamente perché sei innamorato di Byakuya. Tu sei un mio
amico qualunque sia il tuo orientamento sessuale, Renji rimarrai sempre lo
stesso, nessuno potrà mai cambiarti nonostante il fatto che tu sia innamorato
di un uomo.»
Il bassista non riusciva a credere
alle suo orecchie, forse era così impaurito dalla cosa da non rendersi conto
che le sue paure fossero infondate doveva immaginarlo in fondo che l'amica
avesse accettato la cosa.
«Renji non posso credete che tu
abbia pensato una cosa simile su di me…mi hai deluso assai, siamo o siamo
amici?» si avvicinò tendendogli la mano per farlo alzare.
«Scusa.»
«Dimmi, stai male? Stai soffrendo?»
chiese Rukia
Ci fu un incredibile istante di
silenzio da parte del Bassista, e prima di parlare tirò un secco respiro per
far scacciare l'ansia «…Come vuoi che mi senta scusa? Ci sono giorni in cui sto
davvero male. So che lui non mi ricambierà mai e questo mi uccide.» i suoi
occhi mostravano all'amica tutta la sofferenza che provava, erano talmente
disperati da farle provare un senso di angoscia nel profondo del petto.
Non immaginava che Renji potesse
soffrire in questo modo, doveva cercare di aiutarlo come farebbe una buona
amica.
«Non devi dire così, se ti arrendi
ora avrai già perso in partenza. Credi in te stesso! Credi nei tuoi sentimenti!
Credi nel tuo amore! E vedrai che sarai ripagato in qualche modo»
«Ma Byakuya-san è ancora innamorato
di tua sorella.»
«E allora? Se tu parti già con
questa idea cosa credi che succeda? Non arriverai ma da nessuna parte. Bisogna
sempre credere nei propri sentimenti anche se pensi non siano corrisposti al
momento vedrai che in futuro potrebbero cambiare.»
«…Se avessi il coraggio…forse…ho
paura…che lui…mi respinga.»
«Combattila allora! Se hai paura
allora vincila. Se credi di non farcela prova e riprova finché non sarai in
grado di dichiarati e se ti respinge almeno ci avrai tentato.»
Le parole di Rukia lo gli avevano
dato forza, quella che a lui mancava per farsi avanti con Byakuya. Era proprio
quello che aveva bisogno di sentirsi dire. Si chiedeva perché non aveva avuto
prima il coraggio di parlare con la chitarrista, era stato un idiota a credere
che la ragazza l'avrebbe odiato quando invece dove immaginare che l'avrebbe
aiutato e dato speranza.
Era stato solo uno stupido e ora ne
era consapevole, aveva proprio sbagliato a dubitare dell'amica.
Sentiva che prima o poi sarebbe
riuscito a dichiararsi al bassista e se l'avrebbe respinto, sapeva che sarebbe
stato doloroso ma doveva fargli sapere ad ogni costo l'amore che nutriva per
lui.
* stupido/idiota
NOTE
Ecco il settimo capito della mai
fan fiction, ho riscritto un po' di cose poiché non mi convincevano e ho
cercato di renderle meglio, ma mi sembra peggio di prima XDXD