Original M/M Twincest
Parole 292 WPS office
Twincest
Non
si sentivano malati, non lo erano affatto, erano solamente due persone
innamorate e cosa importava se fossero fratelli? Gemelli omozigoti in
realtà.
Erano identici, stessi lineamenti del viso e colori, li
differenziava solo un piccolo particolare, uno dei due aveva un neo,
piccolo e grazioso agli angoli dell’occhio sinistro.
Le loro labbra erano unite in un intenso bacio, un momento romantico, gesto del quale non potevano far a meno.
Le loro lingue si desideravano, volevano sentire il contatto, avvertire la passione che solo il loro sosia riusciva a dargli.
Non
esisteva senso di colpa, non l’avevano mai sentito, nemmeno come in
quel momenti erano nudi l’uno di fronte all’altro, pronti ad unirsi
finalmente alla persona amata.
Le mani erano intrecciate fra di
loro, in segno dell’amore reciproco, quei sentimenti talmente forti che
li avevano spinti fra le braccia dell’altro, senza vergogna, senza
pentirsi mai di quello che facessero, si amavano e a loro bastava.
I loro corpi erano appena diventati un tutt’uno, come innumerevoli volte in passato, si attiravano come i poli opposti.
Quando finalmente uno dei due era dentro l’alro, felicità.
Sì provano gioia, un piacere assoluto che nessun altro uomo poteva darli.
«Ti
amo» quel sussurro lieve era vera delizia per il gemello che in quel
momento si trovava sotto l’altro mentre corpo dell’altro riceveva ondate
di piacere assolute che lo portarono ad avvertire una sensazione di
estasi totale
«Ti amo.» ricambiò l'altro circondando le braccia attorno al suo corpo dell’amato fratello.
Un altro bacio, inteso come mai prima di allora s’erano dati, profondo come il mare e come l’amore reciproco che provano.
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