Originale, Chiodo/Martello 'Colpiscimi più forte!'
parole:262
Chiodo e Martello erano stati riposto in un vecchio cassetto e nessuno li usava più da non ricordavano quanto tempo.
L’unica cosa che potevano fare, era morire dalla noia.
Chiodo: Ciao martello, cosa fai di bello? – chiese rivolto all’amico o il suo torturatore, dipendeva dalle circostanze.
Martello: Ciao chiodo, mi annoio perché quei due coglioni scopano di continuo ed io ho le mie esigenze. – rispose incazzato
Chiodo: lo potremmo fare anche noi che ne dici? – chiese malizioso il chiodo che aveva chiare tendenze masochiste.
Martello:
Ma, ti farò male! – rispose martello che in realtà moriva dalla voglia
di chiavarlo in un muro o in cassetto di legno che sembrava perfetto per
quell’estremità appunta e tanto seducente di chiodo
Chiodo: Io so resistere molto bene al dolore. – disse incitando a fargli male molto male.
Martello: Se lo dici tu. – in realtà quella voglia avvampò in lui e voleva massacrarlo, ucciderlo di dolore.
Chiodo
iniziò a ricevere forti colpi da martello, ma non gli bastava, voleva
di più, voleva che l’altro lo conficcasse fin dentro, con forza
sovrumana.
Chiodo: Colpiscimi più forte! – lo incitava e martello non resisteva colpendolo con tutta la forza che aveva
Martello: ti piace?
Chiodo:
Sì, è bellissimo!!! Ancora di piùùùùù!!!!!! Sììììììììììììììììììììììììì!
– gridò finalmente dopo essere stato chiavato con forza all’interno di
quel legno per poi uscirne di nuovo.
Così Chiodo e Martello per
combattere la noia iniziarono a farlo ogni giorno fino a quando i loro
padroni dopo essersi ricordati di loro si accorsero delle strane usure
di entrambi li gettarono via e loro dovettero dirsi addio per sempre.
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